Iniziamo da qui con la nostra filosofia, quello in cui crediamo e che ci fa muovere ogni giorno e seguire la nostra passione:
“Il turismo è un ponte che unisce le persone e i luoghi avvicinandoli tra loro attraverso la condivisione, la scoperta, la cultura e la bellezza”.
Lavorare nel turismo è più che un mestiere: è una professione affascinate e impegnativa che richiede amore e studio, umiltà e senso civico… e tanta curiosità.
Essere un operatore turistico – guida, accompagnatore, organizzatore – significa anzitutto, amare il patrimonio e amare la propria terra, l’eredità materiale e immateriale, promuoverlo e anche salvaguardarlo, fare sentire i turisti dei visitatori come parte integrante del paesaggio, dei luoghi che visitano, rispettarli e sentirsi parte di questi anche se distanti dal proprio territorio di appartenenza
Per trasmettere questo concetto bisogna prima conoscere bene i luoghi e le loro caratteristiche, le loro peculiarità diventando i promotori e portatori dei valori che i luoghi rappresentano, ma anche conoscere l’animo umano, il suo desiderio di viaggiare, i diversi modi di intendere il viaggio.
Amare il contatto con le persone che siano stranieri o locali, di culture diverse o altre etnie è indifferente ed è il primo gradino da salire per fare questo lavoro, poi arriva la passione che è quella forza che ci fa trasmettere le notizie e salendo più su ci sono le competenze che servono per condurre e informare correttamente chi ci segue e ascolta.
Lo studio costante, la capacità di aggiornarsi, di cogliere i cambiamenti, di entrare in empatia con i luoghi e le persone, nutrire continuamente il nostro bagaglio culturale umano unito alla conoscenza del patrimonio artistico, storico, culturale, antropologico, folcloristico e anche enogastronomico è il vademecum sul quale bisogna lavorare per offrire un buon servizio.
Il turismo è quel segmento che più di ogni altro rappresenta le persone, perché intorno a queste ruota tutto il mondo delle esigenze primarie e secondarie che riguardano l’uomo e la sua natura, la sua coscienza.
Noi non facciamo turismo, noi lavoriamo per il turismo perché consideriamo i turisti prima di tutto persone che siano vicine o di un altro paese, nazione o territorio ed è con questa idea che sviluppiamo tutti i nostri percorsi e le attività collaterali, è la strategia positiva a cui abbiniamo l’obiettivo di dare un servizio utile alla promozione di valori e di conoscenze che, partendo dall’intrattenimento, sono il motore per far scoprire e protegge il nostro patrimonio.
In conclusione, dunque, il lavoro di una guida turistica non può più limitarsi all’avere ottime capacità linguistiche e relazionali e conoscere il patrimonio storico-artistico: implica il rendersi riconoscibili nel mercato attraverso proposte di qualità, costruire e mantenere la propria credibilità e soprattutto attivare un sistema di reti e relazioni capaci di generare valore economico.